Storia per Dima

### Capitolo 1: La Magia del Natale

In un piccolo villaggio chiamato Bethlehem, viveva un bambino di nome Dima. Dima aveva i capelli ricci che sembravano nuvole bianche e occhi blu brillanti come il cielo in una giornata d'estate. Amava esplorare e scoprire cose nuove. Ogni mattina, si svegliava con un sorriso e correva fuori dalla sua casa di legno, pronto per un'altra avventura.
La sua migliore amica, Zira, era una bambina speciale. I suoi lunghi capelli neri come la notte ondeggiavano come un velo mentre correva per le strade del villaggio. Zira aveva un sorriso capace di illuminare anche le giornate più nuvolose. Insieme, Dima e Zira si divertivano a giocare nel mercato, a costruire castelli di sabbia sulla spiaggia e a sognare storie di re e regine.
Una sera, mentre il cielo si riempiva di stelle scintillanti, Dima e Zira sentono una melodia dolce e misteriosa. "Senti anche tu, Zira?" chiese Dima, con gli occhi che brillavano di curiosità. “Sì! Sembra che qualcuno stia suonando un’arpa!”, rispose Zira, saltellando sul posto. “Ma da dove viene?”
“Seguiamo il suono!” esclamò Dima, mentre afferrava la mano di Zira. Iniziarono a correre, passando tra le case di pietra e i giardini fioriti. Il suono diventava sempre più forte, e il loro cuore batteva all'unisono con la musica.

### Capitolo 2: La Scoperta

Arrivarono presto in una piazza dove un gruppo di pastori si era radunato. I volti dei pastori erano pieni di gioia, e le loro voci raccontavano di straordinarie visioni. “C’è una stella che brilla sopra una stalla!” esclamò un pastore con una lunga barba grigia. “Un bambino speciale è nato questa notte! Venite a vedere!”
Dima e Zira si guardarono negli occhi, pieni di meraviglia. “Dobbiamo andare!” disse Zira, con entusiasmo. “Sì! Non possiamo perdere questa avventura!” rispose Dima, afferrando di nuovo la mano della sua amica.
Camminarono insieme verso la stalla, seguendo il gruppo di pastori. La melodia che avevano sentito prima sembrava crescere e danzare nell'aria, avvolgendoli in un abbraccio caldo. Quando arrivarono, una luce scintillante illuminava l’entrata della stalla, e un’atmosfera di amore e gioia riempiva l’aria.
Entrarono cautamente. La vista che si presentò a loro era incredibile. Un piccolo Bambino, avvolto in fasce, giaceva in una mangiatoia. I suoi occhi brillavano come le stelle nel cielo. Dima si avvicinò, il cuore che batteva forte nel petto. “È così bello…” sussurrò, mentre Zira si chinava per toccare dolcemente la sua mano.
Ma in quel momento, un improvviso boato echeggiò nel cielo. Una nuvola scura coprì la luce delle stelle, e il vento cominciò a ululare. “Cosa sta succedendo?” chiese Zira, spaventata. Dima strinse la mano della sua amica. “Non lo so, ma dobbiamo rimanere qui!” rispose con determinazione.

### Capitolo 3: Il Colpo di Scena

All'improvviso, un'ombra gigantesca apparve sopra di loro. Era un drago! “Vengo a rubare la magia di questo bambino!” ruggì, le sue ali enormi facendo tremare il terreno. I pastori si spaventarono e si strinsero l'uno accanto all'altro.
Dima, però, non si lasciò intimidire. “Zira, abbiamo bisogno di agire!” disse con coraggio. “Dobbiamo mostrare al drago che la vera magia non si può rubare.”
Zira annuì, e insieme iniziarono a cantare la dolce melodia che avevano sentito prima. La loro voce risuonò nel vento, e gradualmente la musica si trasformò in una dolce melodia che abbracciava il cuore di tutti. Il drago, sorpreso, si fermò ad ascoltare.
“Le azioni parlano più delle parole!” disse Dima, mentre continuavano a cantare. “Mostriamo al drago che la vera magia viene dall’amore e dalla gentilezza!”
Il drago, colpito dalla loro canzone e dalla loro determinazione, iniziò a calmarsi. Gli occhi del drago si softenirono, e nel suo cuore cominciava a crescere un piccolo seme di comprensione.
Dima e Zira non si erano mai sentiti così forti insieme, e mentre cantavano, un senso di calore riempì la stalla. Il bambino nella mangiatoia sorrideva, e il drago, lentamente, abbassò la testa in segno di rispetto.
“Non voglio rubare la magia,” sussurrò il drago, “voglio imparare a condividerla.”
Dima e Zira sorrisero l'uno all'altra, realizzando che anche la creatura più temuta poteva cambiare, se le azioni parlano più delle parole. E così, in quella notte di Natale, nacque una nuova amicizia.

### Capitolo Finale: La Magia delle Azioni

Mentre la dolce melodia di Dima e Zira riempiva l’aria e il drago abbassava la testa in segno di rispetto, il Bambino nella mangiatoia sorrideva luminoso come una stella. La stalla era avvolta da un’atmosfera di calore e amore, e ogni cuore presente sentiva la magia di quella notte speciale.
“Caro drago,” disse Zira con dolcezza, “se desideri condividere la magia, possiamo farlo insieme.” I suoi occhi brillavano di speranza. “Possiamo aiutare chi ne ha bisogno! La gentilezza ci unisce.”
Il drago, sorpreso, annuì con la testa. “Posso volare in alto sopra le nuvole e portare cibo e cose belle a chi ha fame e freddo,” propose, il suo cuore colmo di nuova emozione. Dima e Zira si guardarono, felici all’idea di avere un nuovo amico.
“Facciamolo!” esclamò Dima, il suo viso illuminato da un grande sorriso. “Insieme possiamo fare cose incredibili!”
Così, quella notte di Natale, i tre amici – Dima, Zira e il drago – si misero al lavoro. Raccoglievano frutta e pane, e il drago volava sopra i villaggi portando doni a tutti. La gente guardava il drago volare e sorridere, meravigliati da questo nuovo amico che non era più temuto, ma amato.
Durante il volo, il drago notò un povero pastore che non aveva niente da mangiare. “Fermati qui!” disse al drago. “Abbiamo cibo da portarti!”
Il drago planò dolcemente, e Zira, con il suo cuore gentile, disse: “Ecco un po’ di pane e frutta per te, caro pastore.” Il pastore, commosso, li ringraziò con tutte le sue forze. “Grazie! La vostra gentilezza è un regalo prezioso!”
Dima, Zira e il drago continuarono a volare di villaggio in villaggio, portando comfort e sorrisi a chi ne aveva bisogno. La notte si illuminò di gioia e la musica della loro canzone di Natale si diffuse ovunque, facendo sorridere le persone.
Quando tornarono alla stalla, tutti i pastori e gli abitanti del villaggio erano radunati, sorprendenti dalla bellezza della scena. Il Bambino si svegliò e sorrise, e il suo sorriso brillava come la luce delle stelle.
Dima si avvicinò e disse: “Abbiamo imparato che le azioni parlano più delle parole! E ogni atto di gentilezza è una vera magia.” Zira, annuendo, aggiunse: “Possiamo essere migliori amici e aiutare insieme, proprio come il Bambino.”
Il drago, ora un amico del villaggio, si unì a loro. “E io posso portare la magia del cielo e dell’amicizia ovunque!” dichiarò felice.
Così, con le mani unite e i cuori colmi di gioia, Dima, Zira e il drago guardarono il Bambino. Tutti intonarono insieme una dolce canzone, e il villaggio si riempì di amore e speranza.
E così, quella notte di Natale, non solo festeggiarono la nascita di un bambino speciale, ma celebrarono anche l’amore che ognuno di noi può portare nel mondo. Tornando a casa, Dima e Zira sapevano che non avrebbero mai dimenticato la magia di quella notte e quanto fosse importante che le azioni parlassero più delle parole.
E vissero tutti felici, custodendo nel cuore la luce della gentilezza e dell’amicizia.

FINE.

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