Storia per Bella

In un mondo lontano, dove il crepitio delle foglie danzava con il canto degli uccelli, sorgeva il maestoso regno della giungla. Nella giungla, le rocce erano troni, gli alberi erano torri e gli animali erano i veri sovrani. Tra le ombre scivolava flessuoso Bagheera, il pantera nera, il guardiano degli innocenti, il più sagace tra tutti gli abitanti della giungla. Ma quel giorno Bagheera aveva una nuova responsabilità, perché Kaa, il grande serpente e solenne insegnante, doveva lasciare la sua caverna per una missione importante. Rimaneva a Bagheera l'incarico di prendersi cura della piccola e vivace Bella, un'orfanella umana di 5 anni e di diventare il suo maestro per un giorno.

Bella era un fascio di energia sempre pronto a esplodere in risate e capricci. Aveva occhi marroni come la terra e capelli biondi setosi come il grano al sole. Amava la giungla, perché ogni giorno era un'avventura e ogni notte era una storia. Ma cosa più importante, amava gli animali, perché per lei erano la sua famiglia.

"Io non posso essere un insegnante, Kaa!" esclamò Bagheera mentre il grande serpente si arrampicava su un albero. "Insegnare richiede pazienza e saggezza. Io... io sono un guerriero!"

"Tutti possono imparare a essere saggi, Bagheera," rispose Kaa. "Basta ascoltare e guardare con attenzione. E soprattutto," aggiunse con un sorriso astuto, "insegnare a Bella sarà la tua più grande lezione."

Bagheera iniziò così la sua giornata con Bella. Le insegnò le regole della giungla, le mostrò come muoversi silenziosamente tra i cespugli e come comunicare con gli altri animali. Ma Bella, con la sua energia inarrestabile, riusciva sempre a metterlo alla prova. "Non posso farcela!" esclamò Bagheera, frustrato.

Ma Bella lo guardò con i suoi occhi marroni sorridenti. "Ma tu sei Bagheera!" disse. "Sei il più coraggioso, il più forte. Se tu non ci riesci, chi ci riuscirà?"

Le parole di Bella diedero a Bagheera la forza di andare avanti. Insegnò a Bella come riconoscere le piante velenose, come trovare il sentiero tra gli alberi e come parlare con i piccoli animali. Ma più insegnava a Bella, più imparava lui stesso. Imparò a essere paziente, a comprendere e a rispettare la curiosità di Bella. Alla fine del giorno, Bagheera, stanco ma soddisfatto, si rese conto che era diventato un insegnante.

Quando Kaa tornò, trovò Bella addormentata tra le zampe di Bagheera. "Allora, come ti sei trovato a fare l'insegnante?" chiese Kaa.

"È stata dura, ma... gratificante." Bagheera rispose con un sorriso. "Penso che Bella abbia imparato molto, ma io... io ho imparato di più."

Al risveglio, Bella saltò addosso a Bagheera. "Bagheera! Bagheera!" esclamò. "Mi sono divertita molto ieri. Oggi mi insegnerai ancora, vero?"

Bagheera la guardò, poi guardò Kaa, che si stava già allontanando tra le foglie, e sorrise. "Certo, Bella. Oggi e ogni giorno, fino a quando avrai ancora cose da imparare."

E così, Bagheera il guerriero diventò Bagheera l'insegnante, e le lezioni nella giungla continuarono, giorno dopo giorno, avventura dopo avventura, storia dopo storia. E ogni nuovo giorno, Bagheera capiva che insegnare e imparare erano i due lati della stessa foglia, sempre pronti a girarsi con il vento della giungla.