Storia per Pietro, Matteo, Marta, Pietro

Titolo: La Bella Addormentata e il Ciondolo Magico

Capitolo 1: Sleeping Beauty e il Vento

C'era una volta una bella principessa chiamata Sleeping Beauty. Era così chiamata perché era andata a letto per centinaia di anni, addormentata in un castello incantato. Ma un giorno, la principessa si svegliò e scoprì di avere un ciondolo magico intorno al collo.
Il ciondolo le permise di parlare con il vento. Sleeping Beauty era molto felice di avere questa nuova capacità. Con il vento, poteva volare e vedere il mondo da una nuova prospettiva.
Un giorno, mentre parlava con il vento, Sleeping Beauty sentì un suono strano. Era un suono che non aveva mai udito prima d'ora. Chiese al vento cos'era quel suono. Il vento rispose che era uno dei bambini del villaggio che voleva giocare con lei.
Sleeping Beauty si mise alla ricerca del bambino e lo trovò vicino al fiume. Era Pietro, il bambino più grande del villaggio. Egli era molto contento di incontrare la principessa e chiese se avrebbe potuto giocare con lei. Sleeping Beauty rispose che sì e insieme fecero il giro della foresta volando con il vento.
Mentre volavano, incontrarono un altro bambino, Matteo. Matteo era un bambino non come gli altri, ma questo non preoccupò Sleeping Beauty. Insieme, i tre bambini continuarono il loro viaggio, divertendosi molto.
La principessa fu felice di avere incontrato questi due bambini e chiese loro se volevano diventare suoi amici. Pietro e Matteo accettarono e promise di essere sempre al suo fianco. E così, con il ciondolo magico intorno al collo e la compagnia dei suoi nuovi amici, Sleeping Beauty iniziò una nuova avventura.
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Una volta che Sleeping Beauty trovò il suo amuleto magico, non poteva fare a meno di provarlo subito. Si aprì un portale sull'ampia pianura erbosa dove lei si trovava ed entrò il vento. La ragazza, timida ma curiosa, iniziò a parlare con esso, chiedendo della natura circostante. Il vento le rispose immediatamente, raccontandole della vita che pulsava dietro di lei, il bosco, con i suoi abitanti.
Era tutto così meraviglioso che Sleeping Beauty decise di andare a esplorare, e invitò i suoi amici ad unirsi a lei. Marta, Matteo e Pietro si unirono alla sua avventura. Camminarono per ore attraverso il bosco, finché non arrivarono ad una grotta nascosta. Era così buio che nessuno poteva vedere ciò che c'era dentro, ma Sleeping Beauty era sicura che c'era qualcosa di speciale lì. Marta si avvicinò timidamente ed emise un urlo quando un pipistrello le sfiorò il viso.
Tuttavia, la loro paura fu subito soppiantata da un rumore molto più preoccupante. Si sentì un fragore, come se il fondo della grotta stesse cedendo. Pietro, il più coraggioso dei quattro, prese la lampada a forma di unicorno e la accese. Ciò che vide li sorprese: una porta nascosta.
«Guardate!», disse Pietro, agitando la lampada davanti alla porta. «C'è scritto qualcosa.»
Marta si avvicinò, scambiandosi con Sleeping Beauty un'occhiata complice. Non si capiva quello che c'era scritto, perché il testo era molto antico. Dormiente decise di usare il suo amuleto per chiedere al vento se sapeva come decifrare il misterioso messaggio.
Il vento rispose, vibrando intorno a loro e formando parole all'interno della grotta. Sì, sapeva decifrare il codice e lo avrebbe fatto per loro. Ma c'era un prezzo da pagare: il vento avrebbe portato via il loro senso di orientamento, in modo che potessero trovare la loro strada solo seguendo quella traccia.
I ragazzi erano terrorizzati e non sapevano cosa fare. Ma Sleeping Beauty, sapendo che la conoscenza era più importante della paura, decise di accettare la proposta del vento.

«Andiamo!», disse lei, sorridendo. «Il vento è dalla nostra parte, ci guiderà.»

Con questa nuova alleata al loro fianco, avanzarono attraverso la porta e cominciarono a seguire il sentiero che si stendeva davanti a loro. Dove li avrebbe portati? Questo lo sapeva solo il vento...
I quattro amici camminavano con difficoltà nel buio, seguendo il percorso indicato dal vento. I loro passi erano incerti, ma il vento li incitava a continuare. Dopo un po', sentirono un rumore dietro di loro. Si voltarono e videro la grotta che risucchiava i muri su se stessa, sigillando la porta.
«Non possiamo tornare indietro», disse Sleeping Beauty. «Ma non importa. Andiamo avanti.»
Dopo un po', il vento li portò su una collina, dalla quale si poteva vedere un castello. Era grande e bellissimo, con torri che si erigevano verso il cielo e un'enorme porta principale chiusa. A quel punto, la voce del vento si fece più forte.
«Questo è il luogo che cercate», disse il vento. «Il castello dove la Regina del Male tiene prigioniero il Principe dei Sogni e il suo popolo. Solo voi potete liberarli.»
I quattro amici erano confusi. Cosa significava tutto questo? Come avrebbero potuto liberare il Principe dei Sogni e il suo popolo?
Ma Sleeping Beauty non si arrese. Guardando il castello con determinazione, disse: «Andiamo a liberarli.»
Si avvicinarono alla porta principale e si trovarono di fronte alla Regina del Male. Era un'anziana stregona con un lungo naso e degli occhi cattivi. Tuttavia, i ragazzi non si spaventarono.

«Perché siete venuti qui?», chiese la Regina del Male con voce rauca.

«Siamo qui per liberare il Principe dei Sogni e il suo popolo», rispose Sleeping Beauty con fermezza.
La Regina del Male rise, mostrando i denti affilati come quelli di un lupo. «Ah, ah, ah! Voi? Quattro bambini? Non avete speranza contro di me!»
Ma i ragazzi non si arresero. Con l'aiuto del vento, riuscirono a superare tutti gli ostacoli che la Regina del Male mise loro davanti. E infine, arrivarono alla cella del Principe dei Sogni.
«Siete venuti a salvarmi», disse il Principe dei Sogni con voce debole. «Ma non posso andare via. Sono condannato a dormire per sempre.»
«No», disse Sleeping Beauty con determinazione. «Non sei condannato per sempre. Abbiamo un amuleto magico che ci consente di parlare con il vento. E il vento ci ha portato qui, perché solo noi possiamo salvarti.»
I quattro amici usarono l'amuleto magico per parlare con il vento, che soffiò un vento fresco sulla faccia del Principe dei Sogni. Lui cominciò a muovere le dita, a darti la testa e improvvisamente aprì gli occhi.
«Siete riusciti a liberarmi», disse il Principe dei Sogni con gratitudine. «Siete i miei eroi.»
I bambini erano felici e sollevati. Avevano fatto qualcosa di buono, di grande. La Regina del Male non avrebbe più potuto fare il male.
E così, con il Principe dei Sogni al loro fianco, tornarono alla loro città. La gente li accolse con entusiasmo, applaudendo e gridando il loro nome. Erano diventati eroi, e la loro avventura aveva cambiato il mondo per sempre.

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