C'era una volta un drago che viveva in cima alla montagna più alta del regno. Era un drago solitario e timido, poiché aveva imparato a diffidare degli umani, che spesso cercavano di catturarlo per il suo tesoro. Il drago non aveva mai avuto l'opportunità di conoscere una persona gentile e coraggiosa, e quindi credeva che tutti fossero malvagi come gli umani che lo perseguitavano.

Un giorno, mentre il drago stava sorvolando il paese alla ricerca di cibo, vide un bambino intrappolato in un burrone. Il bambino sembrava spaventato e aveva bisogno di aiuto. Il drago si avvicinò lentamente, cercando di dimostrare che non era una minaccia, e iniziò a parlare con il bambino.

Il bambino guardò il drago con stupore e un po' di timore, ma capì che non aveva altra scelta. Accettò l'aiuto del drago, che con le sue abili zampe lo sollevò con cautela dal burrone e lo portò in salvo.

Il bambino si presentò come Jacopo, un giovane delfino agente di polizia che era stato mandato in missione nel regno. Il drago non aveva mai incontrato un delfino prima, e fu sorpreso di scoprire che gli animali potevano parlare come gli umani.

Jacopo e il drago iniziarono a parlare e a conoscersi meglio. Il bambino notò subito che il drago sembrava avere un cuore gentile, nonostante la sua reputazione spaventosa. Decise di rimanere con il drago e di aiutarlo a superare la sua diffidenza verso gli umani.

Per giorni, Jacopo e il drago vollero insieme. Il bambino gli raccontava le storie del suo lavoro e delle sue avventure nella polizia, mentre il drago gli mostrava i tesori che aveva accumulato nel corso degli anni. A poco a poco, il drago iniziò a capire che non tutti gli umani erano malvagi, e che Jacopo era un amico leale e coraggioso.

Alla fine della settimana, Jacopo dovette tornare a casa. Il drago era triste di dover perdere il suo nuovo amico, ma Jacopo gli promise che sarebbe tornato a trovarlo presto. E così fu. Ogni volta che Jacopo aveva del tempo libero, correva a trovare il suo amico drago, che lo aspettava con il sorriso sulle labbra.

Il drago aveva capito che, nonostante le esperienze negative del passato, poteva fidarsi degli umani. Tutto grazie all'amicizia e alla lealtà di Jacopo, che gli aveva dimostrato che il mondo non era sempre così brutto come sembrava.

Morale della storia: non arrendersi mai. Anche quando sembra che tutti contro di te, ci sarà sempre qualcuno disposto ad aiutarti e sostenerti nella vita.

Jacopo, l'agente di polizia Delfino, era sempre stato molto timido e riservato fin da bambino. Non aveva mai osato avvicinarsi agli uomini, anzi, di solito li evitava. Sapeva che molti dei suoi amici Delfini erano stati feriti dagli umani e, quindi, non aveva mai avuto molta fiducia in loro.

Ma tutto cambiò quando incontrò un simpatico drago di nome Rocco. Rocco era stato ferito in una trappola dei cacciatori e Jacopo aveva avuto il coraggio di curarlo. Col passare del tempo, i due divennero grandi amici e Jacopo si rese conto che non tutti gli uomini erano malvagi.

Un giorno, Mamma Dana disse a Jacopo che c'era un grosso incendio in città e che molte persone erano rimaste intrappolate nelle loro case. Jacopo sentì subito il dovere di aiutare e, grazie alla sua esperienza come agente di polizia, si offrì di cercare i superstiti insieme a Rocco.

Mentre volavano sopra le fiamme, Jacopo e Rocco sentirono un rumore strano e si accorsero che un altro drago, molto più grande di Rocco, stava volando verso di loro. Jacopo provò a parlare con il drago, ma questo lo ignorò e iniziò a lanciare fiamme dappertutto.

Jacopo e Rocco si resero conto che il drago stava cercando di distruggere la città e che dovevano fermarlo ad ogni costo. Improvvisamente, Jacopo ebbe un'idea e fece un gesto alla sua amica draghessa. Rocco comprese subito e si lanciò in picchiata verso il drago malvagio.

Ma in quel momento, Jacopo si accorse di un'altro incendio nelle vicinanze, dove si trovava Mamma Dana. Senza pensarci due volte, Jacopo decise di andare a salvarla. Mentre raggiungeva la casa di Dana, Jacopo sentì il respiro caldo del drago malvagio sul collo.

Ma improvvisamente qualcosa di inaspettato accadde: Rocco, il suo amico draghetto, si posizionò fra lui e il drago malvagio, impedendogli di attaccare Jacopo. Rocco rischiò la sua stessa vita per salvare il suo amico.

Jacopo raggiunse Mamma Dana appena in tempo e la salvò dalle fiamme. Guardando Rocco combattere contro il drago malvagio, Jacopo capì che anche il più piccolo degli eroi può fare grandi cose se non si arrende mai. E così, con coraggio e determinazione, Rocco riuscì a sconfiggere il nemico e salvare Jacopo e la sua città dai disastri.

Da quel giorno, il rapporto tra gli uomini e i draghi cambiò per sempre, e Jacopo capì che non devi mai giudicare una persona (o un drago) dalle apparenze. Sapeva che doveva sempre avere fiducia nella gentilezza e nella lealtà dei suoi amici, come Rocco, e che non arrendersi mai é la chiave del successo.

Jacopo guardò sopra la città distrutta con gratitudine e soddisfazione. Rocco si accostò a lui, con le ali ancora leggermente fumanti dallo scontro con il drago malvagio. Jacopo lo abbracciò con affetto e disse: "Rocco, senza di te non avrei mai saputo cosa significa essere un vero amico e un vero eroe. Grazie per avermi salvato".

Rocco sorrise e rispose: "Jacopo, sei sempre stato un eroe per me. Mi hai mostrato che non tutti gli uomini sono cattivi e che l'amicizia tra le specie diverse è possibile. Grazie per avermi dati fiducia e avermi salvato la vita".

Mamma Dana si unì al loro abbraccio e disse: "Jacopo, sei stato davvero coraggioso oggi. Sono così orgogliosa di te e di come sei diventato un agente di polizia eccezionale. Sei un esempio per tutti noi".

Jacopo sorrise e si sentì felice, sapendo di aver fatto la cosa giusta. Aveva salvato la sua città, i suoi amici e aveva dimostrato che la gentilezza e la lealtà possono vincere sempre. Era grato per la sua amicizia con Rocco e sapeva che sarebbero stati amici per sempre.

E così, Jacopo e Rocco volarono via insieme, sorridendo felicemente, pronti per nuove avventure. La città era salva grazie alla loro amicizia, alla loro lealtà e al loro coraggio. E Jacopo sapeva che non avrebbe mai dimenticato la morale di questa storia: "Non arrendersi mai".