Storia per Alessandro

Titolo: "Albert Einstein e la macchina del tempo"

C'era una volta nella Scuola di Alessandro, un illustre ospite, un uomo con i capelli bianchi e una lunga giacca, che teneva in mano dei fogli di carta. Era Albert Einstein, il famoso scienziato che i bambini avevano imparato a conoscere in classe. Alessandro ed i suoi compagni erano seduti in cerchio sui cuscini, ad ascoltarlo con molta attenzione. Einstein li guardava con i suoi occhi intelligenti e cominciò a parlare:
"Cari bambini, oggi voglio raccontarvi una storia fantastica, una storia che riguarda la mia scoperta più grande, quella che ha rivoluzionato il modo in cui gli scienziati vedono il mondo. È la storia del mio viaggio nel tempo".
Alessandro ed i suoi compagni non potevano credere alle proprie orecchie. "Viaggio nel tempo?" Chiesero tutti insieme.
"Sì, viaggio nel tempo", rispose Einstein con un sorriso, "Come sapete, ho scoperto la teoria della relatività, che spiega come le cose funzionano nel nostro universo. Grazie a questa scoperta, ho potuto costruire una macchina del tempo, che mi ha permesso di viaggiare attraverso il tempo".
I bambini rimasero senza parole, ma Einstein continuò: "Grazie alla mia macchina del tempo, ho potuto osservare gli eventi storici del passato e imparare cose nuove sul mondo che ci circonda. Ho visto dinosauri che camminano sulla Terra, ho incontrato grandi geni come Leonardo da Vinci e ho assistito alle scoperte degli altri scienziati. Mi sono reso conto che non c'è limite al nostro sapere, che la scoperta di qualcosa di nuovo è sempre possibile. E spero che voi, bambini, vi ispiriate alla mia storia e continuiate a cercare nuove scoperte"
Alessandro ed i suoi compagni erano entusiasti. Ascoltare le parole di Einstein era stato magico, ed avevano imparato che non c'è limite alle scoperte scientifiche. Era stato un giorno molto speciale, ed erano felici di avere avuto l'opportunità di conoscere il grande scienziato.
Albert Einstein aveva davanti a sé una platea di bambini incantati, che ascoltavano le sue parole con grande attenzione. Tra quei bambini c'era anche Alessandro, un ragazzino di sei anni, con gli occhi sbarrati e la bocca socchiusa, rapito dalle parole del grande scienziato.
"La mia teoria della relatività - continuò Einstein - ha permesso di comprendere alcuni dei più grandi misteri dell'universo, come il fatto che l'energia e la materia sono la stessa cosa, o che la luce viaggia sempre alla stessa velocità. Ma il mio lavoro più importante è stato quello di inventare la macchina del tempo!"
La folla di bambini emise un coro di stupore e meraviglia, ma Alessandro era ancora più sorpreso degli altri. Non poteva credere che ci fosse veramente un modo di viaggiare nel tempo.

"Ma come funziona la macchina del tempo?" chiese Alessandro, impaziente.

"Ecco la cosa - rispose Einstein - la macchina del tempo ancora non esiste! Ma la mia teoria ha mostrato che è possibile viaggiare nel tempo, e chissà quale grande scoperta ci aspetta in futuro!"
Alessandro era felice di aver incontrato il grande Albert Einstein, ma sapeva che il sogno di viaggiare nel tempo sarebbe stato difficile da realizzare. Ma mentre tornava a casa con sua sorella Sofia e i suoi genitori Rino e Cristina, notò qualcosa di strano. Una figura misteriosa si muoveva in fondo alla strada, scivolando tra le ombre.

"Guardate là!" esclamò Alessandro, indicando la figura.

"Non vedo niente..." disse Sofia, cercando di scorgere ciò che il fratello aveva notato.
Ma proprio in quel momento, la figura emerse dalle ombre e si rivelò essere un uomo anziano, con i capelli bianchi e un sorriso amichevole.
"Ciao ragazzi - disse l'uomo - mi chiamo Henry e sono un viaggiatore del tempo."
Alessandro non poteva credere alle sue orecchie! Quel che aveva sempre desiderato si stava forse per avverare? Ma cosa avrebbe fatto quell'uomo misterioso? E sarebbe stato possibile incontrare Albert Einstein ancora una volta? La storia stava per prendere una piega inaspettata...
Henry si avvicinò ad Alessandro e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. "Alessandro, ho sentito quanto sei appassionato di viaggi nel tempo. Ho con me un dispositivo di viaggio nel tempo che posso darti se prometti di mantenerlo al sicuro e di non abusarne."
Alessandro non riusciva a trattenere l'eccitazione. Non solo doveva incontrare il grande Albert Einstein ancora una volta, ma ora poteva anche viaggiare nel tempo grazie a questo strumento!
"Ho la parola", disse solemnemente. "Non abuserò mai del potere che mi è stato dato. Grazie mille, Henry!"
Henry tirò fuori un piccolo oggetto dalla tasca e lo consegnò ad Alessandro. "Questa è la tua chiave per il tempo. L'ho programmata per portarti dove vuoi, ma ricorda che viaggiare nel tempo è una grande responsabilità, quindi usala con saggezza."
Alessandro sorrise con gratitudine e ripose l'oggetto nella tasca. "Grazie ancora, Henry. Non vedo l'ora di iniziare il mio viaggio."
Quella sera, Alessandro andò a letto con mille pensieri nella testa. Sarebbe stato così incredibile incontrare Albert Einstein di nuovo e chiedergli tutte le domande che gli giravano per la testa. Ma quale sarebbe stata la prima destinazione del suo viaggio nel tempo?
La mattina seguente, Alessandro si svegliò presto, pronto per iniziare la sua avventura. Prese il dispositivo del tempo e chiuse gli occhi, concentrandosi sulla sua destinazione desiderata. Quando li riaprì, si trovava di fronte alla scuola che aveva visitato il giorno precedente, e non c'era da stupirsi, il suo primo viaggio nel tempo era a poche ore prima!
Con un sorriso soddisfatto, Alessandro si diresse verso la scuola e notò un uomo anziano seduto su una panchina nel parco che si trovava dall'altra parte della strada. Alessandro si avvicinò per vedere chi fosse, e per sua grande sorpresa, l'uomo anziano si rivolse a lui.

"Salve Alessandro, sono Albert Einstein. Eri appena passato."

Alessandro era incredulo, ma felice di incontrare il suo eroe, e poter fare tutte le domande che possedeva.
Dopo una lunga conversazione con Albert Einstein, Alessandro fece il suo ritorno al presente con la testa piena di sorprese, affascinato dai misteri del tempo. Con la chiave per il tempo saldamente in tasca, Alessandro sapeva che la sua vita sarebbe stata piena di incredibili avventure e illuminati insegnamenti.

Sii il
protagonista
della tua
storia

Vertical Line
Download on the App StoreGet it on Google Play